Voucher di conciliazione per la cura familiare 2024: cosa sono a chi spettano

La guida su cosa sono, come funzionano e come richiedere i voucher di conciliazione per la cura familiare

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Sono attivi anche nel 2024 i voucher di conciliazione per la cura familiare.

In pratica, si tratta di aiuti per le famiglie riconosciuti dalle regioni, che hanno lo scopo di favorire il bilanciamento tra i tempi della vita professionale e quelli della vita familiare.

In questa guida, chiara e dettagliata, spieghiamo cosa sono i voucher di conciliazione per la cura familiare 2024, a chi si rivolgono e come richiederli.

COSA SONO I VOUCHER CONCILIAZIONE

I voucher conciliazione cura familiare, o anche detti “voucher vita lavoro“, sono contributi economici destinati alle famiglie da utilizzare per servizi di assistenza e cura di bambini, disabili o anziani presenti nel nucleo familiare.

Con il Decreto Conciliazione vita lavoro sono stati istituti specifici fondi per tali misure che tuttavia, anche se finanziati dallo Stato, sono gestiti dalle Regioni che li disciplinano con bandi ad hoc rivolti ai cittadini.

Con minime differenze territoriali su importi, requisiti e criteri di erogazione, tali voucher sono, in genere, finalizzati a sostenere le persone nella conciliazione vita-lavoro, aiutandole a far fronte alle spese per usufruire di servizi di cura e di conciliazione.

Scopriamo nel dettaglio a chi spettano i voucher conciliazione cura familiare 2024.

A CHI SPETTANO

Possono richiedere i voucher di conciliazione per la cura familiare i cittadini con figli minori, anziani e disabili a carico.

Inoltre, i voucher spettano solo nei casi in cui almeno un genitore risulta essere alternativamente:

  • un soggetto occupato con rapporto di lavoro subordinato;

  • titolare di partita IVA o autonomo;

  • un destinatario di un percorso di politica attiva del lavoro, come quelli rientranti nel programma GOL.

Ogni Regione, poi, può prevedere specifiche condizioni e requisiti prima di riconoscere i voucher di conciliazione per la cura familiare, definendo le regole nel bando regionale pubblicato annualmente. Per conoscere nel dettaglio quali sono i requisiti richiesti per accedere al buono nella vostra Regione di residenza, quindi, è opportuno leggere il relativo bando.

COME FUNZIONANO I VOUCHER DI CONCILIAZIONE

I voucher per la cura familiare funzionano come buono concesso a rimborso, destinato alla copertura del costo dei servizi fruiti dagli aventi diritto.

Prima le Regioni, nel bando apposito, definiscono l’importo per ogni famiglia, così poi al richiedente, nella domanda, basta elencare i diversi servizi di cui ha usufruito riportando il costo di ognuno, fino al raggiungimento della cifra massima riconosciuta.

Per questo motivo, le spese ammesse (per babysitter, assistenza domiciliare, fisioterapia, riabilitazione etc.) sono quelle effettuate tramite conto corrente bancario o postale, intestato o cointestato al beneficiario, quindi tracciabili.

Le richieste vanno presentate seguendo le indicazioni del bando, dove solitamente vengono indicati anche gli uffici ai quali rivolgersi, le tempistiche della procedura, i servizi per cui chiedere il rimborso e i documenti che è necessario allegare alla richiesta.

COME FARE DOMANDA PER I VOUCHER CONCILIAZIONE

I voucher conciliazione per la cura familiare (o “conciliazione vita lavoro”) possono essere richiesti presentando domanda nei termini e nelle modalità definite dai bandi regionali che erogano tali aiuti.

Dunque, per conoscere il modo in cui richiederli è opportuno cercare il bando ad hoc che li disciplina nella propria Regione di residenza o domicilio, verificare il possesso dei requisiti e presentare domanda nei termini stabiliti dall’avviso pubblico.

Ecco di seguito, i riferimenti ai bandi di alcune Regioni che hanno avviato o rifinanziato i voucher conciliazione nel 2024.

1) VOUCHER CONCILIAZIONE REGIONE VALLE D’AOSTA

Con il voucher di conciliazione 2024 della Regione Valle d’Aosta è possibile richiedere un contributo per la fruizione di servizi di conciliazione nel periodo estivo da parte delle famiglie con a carico figli con disabilità, di età compresa tra i 3 e i 21 anni. Il voucher, richiedibile fino al 29 settembre 2024, sarà erogato a copertura delle spese sostenute fino a un importo massimo di 2.000 euro. Tutte le informazioni per presentare domanda le trovate in questa pagina.

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2) VOUCHER CONCILIAZIONE REGIONE PIEMONTE

Anche la Regione Piemonte ha in funzione uno sportello per l’erogazione dei voucher di conciliazione. La misura, già prevista a partire dal 2020, aiuta chi ha responsabilità familiari di cura e partecipa a percorsi di politica attiva a conciliare vita e lavoro. Questo voucher, del valore massimo di 1.000 euro al mese, coprirà spese per servizi che altrimenti sarebbero a carico delle famiglie. Maggiori dettagli li trovate in questa pagina.

3) VOUCHER CONCILIAZIONE PA TRENTO

Per tutto l’anno è possibile ottenere i voucher conciliazione della Provincia Autonoma di Trento. Coprono una parte dei costi di accesso a servizi educativi di cura e custodia per figli minori o minori in affido con età da 3 mesi fino a 14 anni (o 18 anni non compiuti nel caso di handicap o difficoltà di apprendimento o situazione di particolare disagio attestate da personale di competenza). Maggiori dettagli li trovate in questa sezione.

4) VOUCHER CONCILIAZIONE REGIONE SARDEGNA

A breve saranno riattivati i voucher di conciliazione vita lavoro in Regione Sardegna come già introdotti lo scorso anno. Si tratta di aiuti economici in favore di donne lavoratrici autonome. I voucher servono, in questa Regione, solo per sostenere la retta per la frequenza di asili nido, servizi di cura erogati da centri estivi e prestazioni di cura e assistenza al minore (baby-sitting). Maggiori dettagli li trovate in questa pagina.

5) VOUCHER CONCILIAZIONE REGIONE TOSCANA

L’ARTI – Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego – anche quest’anno ha stanziato dei fondi per andare incontro ai bisogni di conciliazione vita-lavoro. I voucher, fino a 1.000 euro, sono destinati a chi è iscritto al Programma GOL o al Patto per il Lavoro (spiegato in questa guida) e ha responsabilità di cura verso figli minori di 13 anni o familiari disabili. Non appena la misura sarà attivata, troverete i dettagli in questa pagina.

A breve saranno pubblicati anche i bandi delle Regioni Campania, Puglia, Lombardia, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Liguria e Veneto.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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