Sgravio contributivo per contratti di solidarietà: cos’è, come funziona, come si calcola

Come funziona lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà che riconosce uno sconto dei contributi pari al 35% per ogni lavoratore

INPS
Photo credit: Delbo Andrea / Shutterstock
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A breve saranno disponibili le indicazione INPS 2024 con le procedure necessarie a ottenere lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà approvati nell’anno in corso.

La legge, ogni anno, prevede una riduzione contributiva del 35% per ogni lavoratore interessato dalla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%, per la durata del contratto e fino a un massimo di 24 mesi.

Intanto, l’INPS ha reso noto che è ancora possibile recuperare le risorse per coloro che hanno diritto allo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà relativi al 2019.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo a chi spetta, come funziona e come si applica lo sgravio contributivo sui contratti di solidarietà 2024, in base alle nuove istruzioni fornite dal Ministero del Lavoro.

COS’È LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO SUI CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà è una misura connessa alla stipula di contratti di solidarietà difensivi accompagnati da Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). La riduzione contributiva è pari al 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro dovuta sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%.

Lo sgravio viene riconosciuto per la durata del contratto di solidarietà e, comunque, per un periodo non superiore a 24 mesi.

In questo articolo vi spieghiamo cos’è, come funziona e come richiedere lo sgravio sul contratto di solidarietà 2024.

COSA PREVEDONO I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Il contratto di solidarietà (CdS) sono strumenti di integrazione salariale basati su un accordo tra un’impresa e le organizzazioni sindacali. Tali contratti, prevedono la riduzione dell’orario di lavoro al fine di tutelare l’occupazione e di evitare la perdita totale della retribuzione del lavoratore. I contratti di solidarietà possono assumere due differenti forme.

Ossia, contratti di solidarietà difensivi, quando gli accordi hanno ad oggetto la riduzione dell’orario di lavoro, finalizzata al mantenimento dell’occupazione in caso di crisi aziendale. Poi, ci sono i contratti di espansione (ovvero gli ex contratti di solidarietà espansivi) che hanno ad oggetto una riduzione dell’orario di lavoro, finalizzata a favorire nuove assunzioni all’interno dell’azienda. I dettagli li spieghiamo in questa guida.

Per il contratto di solidarietà difensivo è previsto lo sgravio del 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro. In attesa di ricevere indicazioni dal Ministero del Lavoro su come richiedere gli sgravi 2024 dedicati alle imprese ammesse ai contratti di solidarietà, scopriamo insieme le regole che spiegano a chi spettano e come funzionano.

CHI HA DIRITTO ALL’ESONERO CONTRIBUTIVO NEL 2024

In attesa delle indicazioni INPS per l’anno 2024, chiariamo che sono destinatarie della riduzione contributiva, alternativamente, le imprese che:


  • abbiano avuto un contratto di solidarietà in corso nel secondo semestre dell’anno precedente.

Tali aziende devono essere in regola con il pagamento dei contributi e rispettare la parte economica degli accordi e contratti collettivi.

COME FUNZIONA LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

Lo sgravio contributivo viene riconosciuto sulla stipula di contratti di solidarietà difensivi accompagnati da Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per la durata di tale contratto e, comunque, per un periodo non superiore a 24 mesi nel quinquennio mobile.

Vale sulla contribuzione a carico del datore di lavoro, dovuta sulle retribuzioni corrisposte ai lavoratori interessati alla contrazione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%. La riduzione contributiva è del 35% della contribuzione a carico del datore di lavoro.

Per quanto attiene alla verifica delle prestazioni di CIGS conguagliate, l’INPS chiarirà i dettagli in apposita Circolare sull’anno 2024 ma probabilmente:

  • possono fruire dello sgravio le sole imprese, destinatarie dei decreti direttoriali di autorizzazione, i cui periodi di CIGS per contratto di solidarietà risultino conclusi entro una data specifica da stabilire. Tali aziende usufruiranno delle riduzioni contributive mediante delle specifiche operazioni di conguaglio;

  • il conguaglio delle integrazioni salariali erogate dalle aziende autorizzate deve essere effettuato, a pena di decadenza, entro 6 mesi dalla fine del periodo di paga in corso alla scadenza del termine di durata della concessione o dalla data del provvedimento di concessione, se successivo.

Relativamente all’effettiva misura della riduzione contributiva da conguagliare, gli importi contenuti nei Decreti direttoriali e comunicati alle imprese interessate costituiscono la misura massima dell’agevolazione fruibile. In quel limite potranno essere conguagliate solo le somme effettivamente spettanti, calcolate sulla base delle indicazioni che saranno fornite con apposita circolare INPS sul 2024 (su cui vi aggiorneremo).

Ma, precisamente, quali contributi vengono ridotti?

CONTRIBUTI AMMESSI ALLO SGRAVIO

La riduzione contributiva legata allo sgravio per i contratti di solidarietà:

  • deve essere applicata sui contributi versati per ciascun dipendente interessato all’abbattimento dell’orario di lavoro, come stabilito nel contratto di solidarietà;

  • deve essere rapportato a ciascun periodo di paga ricompreso nell’arco temporale di autorizzazione alla fruizione del beneficio stesso;

  • è applicabile nel periodo cui si riferisce la denuncia contributiva, in relazione all’orario di lavoro effettuato da ogni lavoratore.

Conseguentemente, per ogni mese i datori di lavoro hanno diritto alla riduzione del 35% sulla parte dei contributi a loro carico per ogni lavoratore che, in quel mese, abbia un orario ridotto in misura superiore al 20% rispetto a quello contrattuale.

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CONTRIBUTI NON AMMESSI ALLO SGRAVIO

Non sono soggette alla riduzione contributiva per i contratti di solidarietà le seguenti forme di contribuzione dovute dai datori di lavoro interessati:


  • il contributo di solidarietà sui versamenti destinati alla previdenza complementare o ai fondi di assistenza sanitaria di cui alla Legge 1 giugno 1991, n. 166;


  • il contributo, ove dovuto, al “Fondo di solidarietà del trasporto aereo”;

  • il contributo, ove dovuto, al “Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto di cui all’articolo 2120 del codice civile”.

CUMULABILITÀ E INCOMPATIBILITÀ

Lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà è incompatibile con qualunque altro beneficio contributivo previsto, a qualsiasi titolo, dall’ordinamento. Pertanto, i lavoratori, per i quali l’impresa fruisca di tale esonero, non devono essere destinatari di altre agevolazioni contributive.

Probabilmente però, il beneficio è cumulabile con Decontribuzione Sud. Vi faremo sapere i dettagli per lo sgravio sul contratto di solidarietà 2024, non appena INPS li chiarirà.

QUANDO PRESENTARE DOMANDA

Non è stato ancora chiarito quando decorre il termine per l’invIo delle domande per lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà 2024. Non appena INPS chiarirà i termini per quest’anno, vi aggiorneremo.

COME OTTENERE LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

La procedura per ottenere lo sgravio contributivo per i contratti di solidarietà deve essere attivata a iniziativa del datore di lavoro. In attesa di comunicazioni dal Ministero e chiarimenti INPS successivi, in primis, i datori di lavoro devono richiedere la misura 2024 mediante l’applicativo web “sgravicdsonline”.

Per presentare domanda bisogna accedere da questa pagina e autenticarsi tramite SPID o CIE (Carta di identità elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). È anche possibile autenticarsi tramite “Accesso Cittadino Estero” o “Accesso PA”.

Il Ministero del Lavoro informa che, a partire dall’annualità 2021 (e dunque anche nel 2024), l’imposta di bollo può essere pagata esclusivamente tramite il sistema “PagoPA,” utilizzando la funzione integrata disponibile nell’applicativo.

L’applicativo sarà operativo non appena il Ministero e INPS chiariranno i termini per la pre-compilazione delle istanze. È disponibile nella sezione dedicata “Decontribuzione contratti di solidarietà industriali”.

RECUPERO SGRAVIO ANNI PRECEDENTI

INPS, con il Messaggio n. 2179 del 10-06-2024, ha fatto anche sapere quali sono le modalità di recupero delle risorse residue per lo sgravio relativo al 2019 per le imprese beneficiarie dei CdS. In sostanza, l’istituto illustra le modalità di esposizione nel flusso UNIEMENS delle quote di sgravio spettanti alle imprese, contiene in allegato l’elenco degli aventi diritto, le istruzioni contabili nonché gli adempimenti in capo alle Strutture territoriali.

Il messaggio ricorda, inoltre, che le citate operazioni di conguaglio dovranno essere effettuate entro il giorno 16 del terzo mese successivo a quello della sua pubblicazione. Ossia il 16 settembre 2024.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per ogni eventuale comunicazione e per le informazioni relative allo stato della domanda potete contattare il Ministero al seguente indirizzo: sgravicds@lavoro.gov.it.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida con tutte le informazioni su come funziona il contratto di solidarietà e la relativa normativa in vigore. Da leggere anche la guida sugli incentivi alle assunzioni e quella alle agevolazioni alle assunzioni regionali nel 2024.

Per conoscere altri aiuti e bonus per le imprese è possibile consultare la sezione dedicata agli aiuti alle imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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