Premio produttività Pubblica Amministrazione 2024: come funziona e novità

La guida su cos’è, come funziona, a chi spetta il premio di produttività nella Pubblica Amministrazione con le novità del 2024

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Il premio di produttività nella Pubblica Amministrazione 2024 é una premialità che spetta ai dipendenti statali.

Ci sono diversi tipi di premi per la produttività nella PA, calcolati in base a criteri di valutazione della performance e del merito.

In questa guida, chiara e dettagliata, spieghiamo cos’è il premio produttività nella Pubblica Amministrazione, come funziona, a chi spetta, come si calcola, come viene valutato, in che modo è soggetto a tassazione e quali sono le novità del 2024, tra cui la delibera della Corte dei Conti che frena i premi.

COS’È IL PREMIO PRODUTTIVITÀ PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il premio produttività nella Pubblica Amministrazione è la cosiddetta “premialità di valutazione delle performance“, ovvero un incentivo professionale, di solito di natura economica ma non sempre, che viene assegnato ai lavoratori per premiare le loro prestazioni lavorative, incoraggiare la produttività, migliorare le competenze o raggiungere determinati obiettivi.

Può essere riconosciuto ai dipendenti pubblici per meritocrazia, oppure in base alla qualità della propria performance e al valore del lavoro svolto in un determinato ambito o progetto. Per questo motivo, molto spesso, viene chiamato anche premio obiettivo, premio di produzione, premio di risultato, MBO o premio performance per i dipendenti pubblici.

Istituito con il Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, tale premialità è concessa a seguito del raggiungimento degli obiettivi definiti dal Piano triennale delle performance nelle PA, redatto dalle Amministrazioni ogni 3 anni, secondo i dettami dell’articolo 10 del Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e in linea con le ultime modifiche approvate con la Direttiva del 28 novembre 2023.

Come previsto dall’articolo 20 del Decreto legislativo 33 del 2013, le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate a pubblicare i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti, per garantire trasparenza.

Infatti, per questo motivo, l’articolo 6 del Decreto Legge n. 80 del 2021 (Il cosiddetto Decreto Brunetta per il reclutamento PA), ha inserito il premio obiettivo per i dipendenti PA nel PIAO, il Piano integrato di attività e organizzazione, un documento programmatorio della pubblica amministrazione italiana che accorpa tra gli altri i piani della performance, dei fabbisogni del personale, della parità di genere, del lavoro agile e dell’anticorruzione, per una maggiore qualità e trasparenza dei servizi pubblici.

Scopriamo ora nel dettaglio come funziona.

COME FUNZIONA IL PREMIO PRODUTTIVITÀ DIPENDENTI PA

La PA eroga il premio di produzione in forme diverse. Ovvero, mediante incentivi economici direttamente in busta paga o tramite riconoscimenti di merito.

A livello economico, come sancito nella Direttiva del 28 novembre 2023, i dipendenti pubblici hanno diritto al pagamento di compensi aggiuntivi o benefici supplementari rispetto allo stipendio, tramite:

  • l’erogazione di un trattamento accessorio come stabilito dagli accordi sindacali e dai loro specifici CCNL. Ossia, gli importi e le condizioni per l’erogazione sono predeterminati e standardizzati secondo quanto negoziato e concordato collettivamente e vengono riconosciuti a tutti i lavoratori di categoria;

  • i meccanismi di incentivazione. Ovvero grazie alla misurazione e alla valutazione della performance secondo i meccanismi previsti dalla Direttiva del 28 novembre 2023. In questo caso, gli incentivi sono assegnati sulla base della performance individuale, il che significa che i lavoratori vengono valutati singolarmente.

Gli incentivi di merito, funzionano come premialità connesse al riconoscimento di:

  • attività di coaching e mentoring individuale; 

  • avanzamenti di ruolo.

Ma quando si prende come premio per la produttività? Vediamolo insieme.

A CHI SPETTA IL PREMIO PRODUTTIVITÀ PA 2024

Il premio di produttività nella Pubblica Amministrazione nel 2024 spetta ai dipendenti statali “meritevoli”, inquadrati con ruoli dirigenziali e non. A stabilire quali sono i criteri comuni per definire un dipendente PA meritevole è la Direttiva 28 novembre 2023 firmata dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.

Tuttavia, proprio secondo le direttive Ministeriali, ciascun ente è incentivato a personalizzare i meccanismi di premialità, adattandoli ai dipendenti. Quindi, l’identificazione dei dipendenti meritevoli nelle Pubbliche Amministrazioni può variare da ufficio e ufficio, prevedendo anche diversi fattori e criteri stabiliti dalle specifiche normative e politiche dell’Ente pubblico.

In generale, possono definirsi “dipendenti statali meritevoli” coloro che emergono, nella valutazione della loro performance individuale, per una serie di aspetti.

In particolare:

  • il raggiungimento degli obiettivi in modo eccellente;

  • per competenze e abilità in linea con le esigenze dell’organizzazione della PA in cui lavorano e che contribuiscono al miglioramento delle prestazioni complessive;

  • innovazione e creatività, cioè sono premiati coloro che propongono nuove idee, soluzioni innovative o contributi creativi che portano a un avanzamento o a un miglioramento nei processi interni o nei servizi offerti;

  • formazione continua, ossia i dipendenti che mostrano un impegno costante nella formazione e nello sviluppo professionale, cercando di migliorare le proprie competenze e conoscenze;

  • cooperazione e spirito di squadra, cioè vengono valutati positivamente coloro che lavorano bene in squadra, collaborano efficacemente con i colleghi e contribuiscono a un ambiente lavorativo positivo;

  • responsabilità e dedizione, quindi risultano “meritevoli” i dipendenti che dimostrano una forte etica del lavoro, assumendo responsabilità e mostrando dedizione nel loro ruolo.

CHI VALUTA I DIPENDENTI DELLA PA E NOVITÁ 2024

Nei ministeri, i dirigenti di alto livello possono essere valutati direttamente dai ministri o dai sottosegretari, che verificano il raggiungimento degli obiettivi strategici assegnati. I dirigenti di livello inferiore, invece, possono essere valutati dai loro superiori amministrativi, come i capi dipartimento o i direttori generali. Quando si tratta infine di funzionari o dipendenti operativi, i dirigenti o i manager del settore o del dipartimento in cui lavorano sono spesso i principali responsabili della valutazione delle loro prestazioni.

Tuttavia, la Direttiva del 28 novembre 2023, per arricchire il processo di valutazione, suggerisce anche l’uso sperimentale di meccanismi diversi, come le performance interviews trimestrali, valutazioni tra colleghi e collettive o la raccolta di recensioni da parte di persone esterne all’organizzazione. Queste sono novità che alcuni enti pubblici hanno introdotto nel 2024.

Nel rispetto della normativa, quindi, ogni ufficio può integrare e arricchire il processo di assegnazione dei premi produttività.

COME SI CALCOLA IL PREMIO DI PRODUTTIVITÀ PA

Il premio di produttività nella Pubblica Amministrazione si calcola definendo prima di tutto il concetto “performance”, ovvero l’obiettivo da raggiungere, dopo di che risultati e attività vengono valutati tramite appositi indicatori.

Va detto che, la Direttiva del Ministro del 23 marzo 2023 sulla pianificazione della formazione, in linea con il PNRR, fornisce indicazioni operative al riguardo, ma la definizione di tali indicatori spetta principalmente a dirigenti e responsabili delle risorse umane, incaricati di gestire e promuovere lo sviluppo del personale. Questi prendono come riferimento quanto stabilito dalla Direttiva del 28 novembre 2023, che funge da guida anche per i dirigenti delle PA, orientandoli verso la valorizzazione del capitale umano e del merito nel contesto organizzativo.

Dunque, i dirigenti assumono un ruolo chiave in questo contesto, avendo la responsabilità di presidiare le attività dei dipendenti che gestiscono e di definire come e chi premiare.

Facciamo un esempio per capire meglio.

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ESEMPIO DI VALUTAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE

Di seguito i passaggi e un esempio di valutazione della performance individuale per capire meglio il processo di calcolo e di assegnazione dei premi produzione nelle PA:

  • il primo passo è definire con il Piano triennale delle performance nelle PA cosa si intende per “performance”. Questo implica stabilire gli obiettivi specifici che devono essere raggiunti dai dipendenti;

  • a questo punto gli obiettivi possono variare a seconda del dipartimento e del ruolo del dipendente. Ad esempio, per un ufficio che gestisce le richieste di permessi di costruzione, un obiettivo di performance potrebbe essere “processare il 95% delle richieste entro 30 giorni”. In ogni caso, per valutare il loro raggiungimento, si utilizzano appositi indicatori, che possono includere l’indice di soddisfazione dell’utenza di riferimento o la velocità con cui si elaborano i compiti assegnati al lavoratore PA (il compito è stato portato a termine entro il termine stabilito?);

  • infine, l’Amministrazione o il responsabile preposto, determina l’ammontare del premio in base al raggiungimento degli obiettivi. Ovvero, supponiamo che il premio di produttività totale disponibile sia di 1.000 euro, si può riconoscere un incentivo di 500 euro a chi processa il 95% delle richieste o uno di 500 euro a chi lo fa entro 30 giorni. In questo modo il pendente riceverà un premio di produttività di 1.000 euro, avendo raggiunto entrambi gli obiettivi.

Vediamo ora come sono tassati i premi di produzione PA.

TASSAZIONE PREMI DI PRODUTTIVITÀ NELLA PA

I premi di produttività dei dipendenti pubblici nel 2024 vengono tassati regolarmente come reddito da lavoro dipendente, secondo i dettami della Riforma IRPEF 2024.

Cioè, nelle PA non ci sono i premi produttività con tassazione agevolata in vigore, invece, nel settore privato. Però, se lo statale riceve il premio di produzione in un periodo d’imposta successivo, ad esempio riceve nel 2024 un premio riconosciuto nel 2023, allora si attiva la cosiddetta “tassazione separata”, come chiarito nell’interpello dell’Agenzia delle Entrate n. 223 del 2021.

Ricordiamo che nel regime separato, la tassazione è diversa. Mentre infatti nella tassazione ordinaria le aliquote IRPEF sono progressive, il che significa che aumentano all’aumentare del reddito del contribuente, con la tassazione separata si applica una sola aliquota proporzionale fissa, che non varia in base al reddito del contribuente.

Nel contesto specifico dei premi obiettivo o premi di produttività soggetti al regime separato, questi non vengono considerati accumulo di nuovo reddito soggetto alle aliquote progressive (in regime ordinario appunto). Al contrario, alle somme si applica direttamente un’aliquota proporzionale e fissa determinata sulla base della media delle imposte pagate nei due anni precedenti.

Così i redditi da lavoro dipendente sono imputati al periodo d’imposta in cui entrano nella disponibilità del lavoratore ma il soggetto non viene penalizzato da un’eventuale tassazione maggiore che si verificherebbe all’aumentare del reddito.

PREMIO PRODUTTIVITÀ PA DELIBERA CORTE DEI CONTI 2024

Nonostante gli sforzi per rendere il sistema delle premialità nelle PA sempre più efficiente, con la Delibera n. 62/2024/G, il 20 maggio 2024, la Corte dei Conti ha rilevato irregolarità e problemi nella gestione dei premi obiettivo nella Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, secondo i giudici, le premialità riconosciute ai dipendenti pubblici sono state attribuite negli ultimi anni con un sistema di misurazione non idoneo.

Dunque, a breve potranno arrivare la revisione dei bilanci, la riorganizzazione dei processi amministrativi o l’adozione di nuove politiche di gestione delle risorse.

Per approfondire meglio quello che è successo e le possibili conseguenze vi consigliamo la lettura di questo articolo.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Consigliamo la lettura della guida sui premi per i dipendenti pubblici più meritevoli e l’approfondimento sulla delibera della Corte dei Conti sul premio obiettivo per i dipendenti della PA.

Poi, tra i vari aiuti attivi per i dipendenti PA, vi segnaliamo la guida al bonus dipendenti pubblici e l’articolo su l’aumento stipendi dipendenti statali fino a 190 euro.

Mettiamo a vostra disposizione infine la guida al bonus mamme della pubblica amministrazione. e il nostro articolo sugli stipendi medi della Pubblica Amministrazione – PA.

In questa sezione invece, trovate le novità sul mondo del lavoro.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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