Piano NEET: ecco cosa farà il Governo per aiutare i giovani che non studiano e non lavorano

La strategia del Governo per aiutare i giovani che non studiano e non lavoro, arriva il nuovo Piano NEET. Ecco cos’è, a cosa serve, com’è strutturato e cosa prevede

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Firmato il Decreto congiunto tra il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e il Ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone contenente il piano strategico denominato “Piano NEET”.

L’obiettivo è ridurre l’inattività dei NEET, ovvero i giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione, tramite diversi aiuti forniti dal Governo.

In questa guida vi spieghiamo cosa prevede il nuovo piano NEET del Governo, come funziona e quali strumenti utilizza.

CHI SONO I NEET?

I NEET rappresentano i giovani tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione. Tale appellativo deriva dall’acronimo derivato dall’espressione “Not in Employment, Education or Training”. Dal 2010 l’Unione Europea ha scelto di utilizzare il tasso dei NEET come indicatore principale per rappresentare all’interno di un territorio lo “spreco” delle energie e intelligenze delle nuove generazioni. A caratterizzare il fenomeno nazionale dei NEET vi sono tre aspetti principali:

  • la presenza sul territorio di meno giovani rispetto agli altri Stati europei, come conseguenza del basso tasso di natalità;

  • difficoltà di accesso al mercato del lavoro;

  • scarsa valorizzazione del capitale umano nel sistema produttivo italiano.

QUANTI SONO E CHI SONO I NEET IN ITALIA

I NEET in Italia nella fascia d’età 15-34 anni sono complessivamente più di 3 milioni, con una prevalenza femminile pari a 1,7 milioni. Dopo la Turchia (33,6%), il Montenegro (28,6%) e la Macedonia (27,6%), nel 2020 l’Italia è il Paese con il maggior tasso di NEET in Europa. I dati ISTAT e ANPAL, oltre a quelli INAPP e Eurostat, mostrano come il 25,1% dei giovani italiani tra i 15 e i 34 anni (1 su 4) non lavora, né studia, né è coinvolto in un percorso formativo.

Osservando l’andamento dei dati degli ultimi dieci anni, è possibile notare che la percentuale di NEET nel nostro Paese, dopo essere cresciuta notevolmente con l’impatto della Grande recessione (arrivando a 27,4% nel 2014), non è poi tornata sui livelli precedenti. Si è inoltre ampliato il divario con la media europea, ancora di più nella pandemia. Osservando i dati per fasce d’età è possibile osservare che variano.

Nello specifico, nella fascia di età:

  • scolare, ovvero 15-19 anni i NEET italiani sono il 75% in più della media europea;

  • universitaria, ovvero 20-24 anni, i NEET italiani sono il 70% in più della media europea;

  • post-universitaria, ovvero 25-34 anni, la percentuale non muta rispetto alla media europea.

DIFFERENZE DI GENERE

Con riferimento alla dimensione di genere, come avviene in altri Paesi europei, anche in Italia si registra una marcata differenza a scapito delle donne. Con il crescere dell’età si osserva un progressivo sbilanciamento della quota femminile tra i NEET, che passa dal 45% della fascia d’età più giovane (15-19 anni) al 66% di quella più matura (30-34 anni).

Davanti a questi dati, il Governo ha deciso di intervenire già nella Legge di Bilancio 2022 con le politiche attive e nuove assunzioni, su cui vi consigliamo questo approfondimento. In tal senso, è nato anche il cosiddetto Piano Nazionale Nuove Competenze che vi spieghiamo in questo articolo. Ma ora arriva ad arricchire il quadro di aiuti, anche il Piano NEET.

PIANO NEET, COS’È

Il piano NEET è un nuovo piano strategico nato dal Decreto congiunto firmato dal Ministro per il lavoro e il Ministero per le politiche Giovanili (Pdf 197 Kb). Ha come scopo ridurre l’inattività dei NEET tramite degli interventi suddivisi in 3 macro fasi:

  • emersione;
  • ingaggio;
  • attivazione.

Scopriamo insieme come funzionano le tre macro fasi del nuovo piano NEET.

1) EMERSIONE

Il primo problema che il piano NEET si pone riguarda l’emersione. Ci riferiamo cioè all’individuazione dei giovani in tale condizione in un determinato territorio. Dunque, il Dipartimento per le politiche giovanili deve mettere in campo:

  • interventi per identificare, anche attraverso le informazioni in possesso di soggetti presenti sui territori, contattare e coinvolgere i giovani inattivi attraverso alleanze orizzontali tra istituzioni e attori locali;

  • in funzione di quanto emerso al punto precedente, ideare campagne di informazione e sensibilizzazione, finalizzate ad attrarre i NEET ai servizi esistenti, individuando canali per un coinvolgimento diretto dei giovani che siano specifici e differenziati a seconda dei contesti;

  • re-impostare di conseguenza servizi e programmi personalizzati di integrazione nel mercato del lavoro che siano coerenti con le esigenze locali di sviluppo del territorio.
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2) INGAGGIO

Il Dipartimento, d’accordo con gli enti territoriali può utilizzare per l’ingaggio dei NEET tutti gli strumenti utili. In particolare, gli strumenti più vicini al mondo giovanile facendo leva sul digitale, come ad esempio la cosiddetta gamification, la musica, il teatro, lo sport, etc. Vi sono numerose esperienze già sperimentate in tema di tecniche e modalità di coinvolgimento dei giovani finalizzate a migliorare le competenze digitali attraverso il gioco. Ora, con il piano NEET, tale sistema entra nel mondo del lavoro giovanile.

3) ATTIVAZIONE

L’ultima fase prevede il coinvolgimento attivo di una serie di soggetti responsabili sui territori per le politiche attive a favore dei giovani a cominciare dai Centri per l’impiego, passando attraverso le misure della Garanzia Giovani, rinforzata secondo le indicazioni del Consiglio UE e del Parlamento italiano oltre che di tante realtà giovanili. Su questo punto, è molto importante la prossimità territoriale che si deve creare attraverso un programma concordato con Ministero del lavoro ed ANCI, che preveda la costituzione di presidi territoriali per catalizzare e attrarre l’attenzione. Tali presidi hanno il compito di contattare i giovani che hanno abbandonato la scuola e i giovani NEET per elaborare piani d’azione personalizzati, comprendenti misure di istruzione, lavoro, formazione ed inclusione sociale.

In particolare, ANCI, attraverso un Avviso pubblico, potrà selezionare progetti comunali con l’obiettivo di includere i giovani NEET, soprattutto quelli più scoraggiati e più vulnerabili, all’interno del radar delle politiche pubbliche per poi offrire esperienze e progetti appetibili che conducano all’ingaggio e attivazione dei ragazzi.

GLI STRUMENTI OPERATIVI DEL PIANO NEET

Le fasi del piano NEET saranno messe in campo con l’aiuto dei seguenti strumenti operativi: Garanzia Giovani rinforzata e sportelli Giovani nei Centri per l’Impiego;

  • campagna informativa itinerante del Dipartimento per le politiche giovanili e servizio civile universale;

  • supporto informativo tramite il Portale GIOVANI2030;

  • programmi europei gestiti da ANG;

  • piano nazionale pluriennale (2021-2027) sull’inclusione dei giovani con minori opportunità;

  • individuazione, riconoscimento e convalida di abilità e competenze.

Vediamoli nel dettaglio.

1) GARANZIA GIOVANI E SPORTELLI GIOVANI NEI CPI

Con l’avvio del Quadro Finanziario Pluriennale nell’UE 2021-2027, il programma di Garanzia Giovani nel nuovo PON “Giovani, donne e lavoro” sarà rifinanziato, potenziato e migliorato. A tal fine è necessario costruire una rete di collaborazione tra i soggetti coinvolti che sappia fare sistema degli interventi già presenti e di quelli in arrivo. Ne è un esempio, la nuova Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (Programma GOL) che vede i NEET tra i beneficiari dei propri servizi e finanziamenti.

Un importante passo in avanti per la costruzione di queste reti è stato compiuto nella Legge di Bilancio 2022, con lo stanziamento di fondi dedicati all’istituzione di servizi per i giovani nei Centri per l’Impiego (CPI) anche con nuove assunzioni come vi abbiamo illustrato in questa pagina.

Grazie a questi fondi, si creeranno Sportelli Giovani in tutti i CPI con competenze e professionalità specifiche per accogliere i giovani NEET e gestirne le eventuali situazioni di disagio sociale o psicologico. In questo modo tali figure, oltre ad accogliere i giovani, potranno indirizzarli in modo più efficace verso le risorse locali più adatte alla loro situazione.

2) CAMPAGNA INFORMATIVA ITINERANTE E SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

Il Piano NEET è accompagnato da una campagna di sensibilizzazione. Il Dipartimento intende promuovere l’organizzazione di un tour informativo itinerante in diverse parti del territorio italiano caratterizzate da un forte indice di vulnerabilità.

Il tour si svolgerà nel primo semestre 2022 e attraverserà circa dieci-dodici centri urbani di città identificate come quelle con più alta presenza di giovani in condizione NEET secondo i dati pubblicati nei report dall’Agenzia nazionale Politiche Attive al Lavoro. Il truck tour rimarrà 1/2 giornate in ogni Comune, stazionando in aree urbane che verranno identificate con il supporto dei singoli comuni e delle associazioni, come quelle con più alto tasso di dispersione scolastica o disoccupazione giovanile. La campagna informativa sarà realizzata in collaborazione con:

  • l’Agenzia Nazionale Giovani, che metterà a disposizione personale e informazioni relative ai programmi europei Erasmus+: Youth in Action e Corpo Europeo di Solidarietà e ANG inRadio il primo network istituzionale radiofonico under30 con l’obiettivo di favorire l’ingaggio dei giovani anche attraverso canali ludici come la musica;

  • ANPAL e Ministero del lavoro che, in qualità di Autorità di gestione nazionale del Pon Iog-Garanzia Giovani, metterà a disposizione i suoi referenti regionali per la promozione del programma Garanzia Giovani.

3) PORTALE GIOVANI2030

GIOVANI2030 (G2030) è la piattaforma on line nata con l’obiettivo di diventare la casa digitale dei giovani. È il punto unico di accesso per i giovani dai 14 ai 35 anni, a tutte le informazioni utili per orientare le scelte del proprio futuro nell’ambito della formazione, del volontariato, del lavoro, delle iniziative internazionali e culturali, su tutto il territorio nazionale. Per aumentare l’offerta di opportunità il Dipartimento per le politiche giovanili ha promosso una manifestazione di interesse rivolta ad individuare operatori economici di elevata competenza nel settore della comunicazione digitale, sia pubblici che privati, che operano a livello nazionale e internazionale. Tali soggetti nell’ambito dell’iniziativa GIOVANI2030, devono avere interesse ad una collaborazione, a titolo gratuito, volta a fornire ai giovani utenti corsi gratuiti di formazione, sviluppo e relative certificazioni per le competenze digitali.

4) PROGRAMMI EUROPEI GESTITI DA ANG

I programmi europei gestiti dall’Agenzia nazionale per i giovani (ANG) si ispirano alla Strategia dell’Unione europea per la gioventù, che accompagnerà la nuova generazione dei programmi Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà che rappresentano una grande opportunità per il target NEET.

La Strategia dell’UE è di rendere i Programmi più accessibili, promuovere l’inclusione dei giovani con minori opportunità, compresi i NEET.

Tuttavia, alcuni giovani non riescono a beneficiare allo stesso modo di queste opportunità, perché incontrano barriere di accesso. Infatti, hanno minori possibilità nell’istruzione, nella formazione e nell’animazione socio educativa. Spesso abbandonano o non seguono un percorso di istruzione, occupazione o formazione. Al fine di favorire l’accesso alle opportunità che alcuni gruppi destinatari possono incontrare, è stata elaborata a livello europeo anche una Strategia per l’inclusione e la diversità, che offre un quadro di riferimento per quei progetti, finanziati dai Programmi, che affrontano questioni relative all’inclusione e alla diversità e forniscono un contributo per superare gli ostacoli.

5) PIANO NAZIONALE PLURIENNALE (2021-2027) SULL’INCLUSIONE DEI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITÀ

Al fine di dare attuazione alla Strategia Europea per l’Inclusione e la Diversità, l’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) è impegnata nella predisposizione di un apposito Piano Nazionale pluriennale 2021-2027 sull’Inclusione dei giovani con minori opportunità nei Programmi Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà. Tale piano consentirà lo sviluppo di obiettivi strategici, indicatori, misure di monitoraggio e valutazione in termini di inclusione e diversità nel contesto nazionale. Si tratta di azioni sinergiche per superare la condizione di NEET.

6) INDIVIDUAZIONE, RICONOSCIMENTO E CONVALIDA DI ABILITÀ E COMPETENZE

I giovani che rientrano nel bacino dei NEET costituiscono, insieme ad altri soggetti in condizioni di svantaggio, gruppi a cui va dedicata una specifica attenzione. Deve essere analizzato il loro valore aggiunto individuale, che deriva dalla partecipazione ad attività e progetti finanziati dai Programmi europei specifici. Solo così si favoriscono l’acquisizione e il miglioramento delle competenze trasversali e si accrescono le possibilità occupazionali.

Infatti, le esperienze di apprendimento dei programmi UE hanno un forte potenziale per il reinserimento dei giovani NEET. Li aiutano nella società, nei percorsi di istruzione e formazione o influiscono sul miglioramento dei loro risultati in questi ambiti. In tal senso, quindi, i programmi europei possono inserirsi a pieno titolo tra gli strumenti a disposizione del Governo per interventi concreti per i giovani. Vale anche per quelli che si trovano, in un determinato momento della loro vita, nella condizione di NEET.

QUANDO PARTE IL PIANO NEET?

Il piano NEET, già firmato dai Ministeri competenti, parte alla data di entrata in vigore del Decreto Interministeriale, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Vi terremo aggiornati sulla sua pubblicazione. Il Decreto specifica anche che per la concreta attuazione del Piano NEET si richiede una sinergia tra Dipartimento delle Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale. Al piano collaborano inoltre, Agenzia Nazionale Giovani, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Poi, anche ANPAL, INAPP ed enti locali. L’obiettivo è investire sui migliori strumenti volti all’accrescimento dell’occupazione, all’attivazione di percorsi di orientamento e formazione e alla promozione dell’autoimprenditorialità. Dopo il primo semestre 2022, sarà fatta una prima analisi dei risultati.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto congiunto firmato dal Ministro per il lavoro e il Ministero per le politiche Giovanili (Pdf 197 Kb)

APPROFONDIMENTI, ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a disposizione il Dossier (Pdf 1Mb) di spiegazione del piano Neet.

Vi potrebbe interessare anche l’approfondimento sul Piano Nazionale Nuove Competenze e quello sul programma GOL. Sono disponibili anche la guida sul sistema duale (alternanza scuola – lavoro per i giovani) e sul fondo nuove competenze. Vi consigliamo infine la nostra guida per approfondire le misure del Programma GOL già avviate in Lombardia.

Inoltre per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. Vi invitiamo anche a iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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