Incarichi retribuiti per pensionati, lavoro nel settore pubblico fino al 2026

La guida su come funzionano gli incarichi retribuiti per i pensionati fino al 2026 e quali sono ammessi

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Fino al 31 dicembre 2026 è consentita l’assegnazione di incarichi retribuiti per i pensionati nel settore pubblico.

La norma di riferimento è contenuta nel Decreto Anticipi convertito in Legge, che ha introdotto deroghe alle normative in vigore per dare incarichi pagati a professionisti già in pensione (dopo aver svolto attività lavorative pubbliche o private).

Questa opportunità di lavoro vale però esclusivamente per incarichi specifici, come chiariti anche dalla Corte dei Condi del Lazio, e solo quando l’assegnazione avviene da parte di organi costituzionali o di rilevanza costituzionale.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio come funziona e quando è possibile derogare alla normativa generale per l’assegnazione di incarichi retribuiti per i pensionati,.

COME FUNZIONANO GLI INCARICHI PER PENSIONATI FINO AL 2026

L’articolo 3-ter del Decreto Anticipi convertito in Legge, consente l’assegnazione di incarichi retribuiti a coloro che sono già in pensione.

La disposizione transitoria, nello specifico, consente fino al 31 dicembre 2026, in deroga alle attuali normative, l’assegnazione di incarichi a pagamento a professionisti in pensione dopo aver svolto attività lavorative presso aziende pubbliche o private.

Vediamo a chi si rivolge la misura.

CHI SONO I PENSIONATI CHE POSSONO RICEVERE INCARICHI RETRIBUITI

La possibilità di dare incarichi a chi è già in pensione riguarda tutti i titolati di trattamenti pensionistici di vario genere, senza specifici limiti di età. Anche se non tutti gli incarichi sono ammessi.

La nuova disposizione, infatti, vale solo in determinati casi. Vediamo quali.

QUALI INCARICHI SONO AMMESSI

Gli incarichi retribuiti ammissibili per i pensionati fino al 31 dicembre 2026, come disciplinato dall’articolo 3-ter del Decreto Anticipi convertito in Legge, sono i seguenti:

  • incarichi di vertice presso Enti e Istituti nazionali nell’ambito dell’Amministrazione Statale, limitatamente ai casi di assegnazione da parte di organi costituzionali, previo parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari o previa informativa a queste ultime;

  • incarichi di vertice assegnati da organi a rilevanza costituzionale, pur mantenendo le altre condizioni precedentemente indicate (cioè del parere favorevole). Si ricorda che la categoria di “organi di rilevanza costituzionale” non è oggetto di espressa definizione legislativa. Tuttavia, sono generalmente ricompresi in tale categoria la Corte dei conti, il Consiglio di Stato, il CNEL e il CSM.

Inoltre, a proposito degli incarichi ammessi, la Corte dei Conti – Lazio, nella delibera n. 80 del 2 maggio 2024, su istanza dl Comune di Cassino, ha chiarito in modo diretto che il personale in pensione delle pubbliche amministrazioni può svolgere incarichi che non rientrino in quelli di:

  • studio;

  • consulenza;

  • dirigenza;

  • direzione.

Il divieto di conferimento di incarichi di studio e consulenza, nonché dirigenziali o direttivi al personale in quiescenza delle pubbliche amministrazioni (stabilito dall’art. 5, comma 9 del dl n. 95/2012), è tassativo. Ciò vuol dire anche che tutte le altre attività non citate dalla delibera n. 80 del 2 maggio 2024 sono consentite.

COME FUNZIONANO GLI INCARICHI RETRIBUITI PER PENSIONATI

La proroga fino al 31 dicembre 2026 per gli incarichi retribuiti per i pensionati vale previo parere o informativa delle Commissioni Parlamentari competenti.

Il Decreto Anticipi convertito in Legge, di fatto, da fine 2023 ha introdotto una deroga transitoria al Decreto 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135 che esclude il conferimento di incarichi a titolo oneroso a soggetti già collocati in pensione, a prescindere dalla circostanza che il soggetto sia stato un lavoratore pubblico o privato.

Invece, la norma stabilisce che è possibile dare incarichi specifici ai pensionati i quali potranno lavorare nella Pubblica Amministrazione nei casi espressamente individuati dal legislatore con la deroga.

COME PRESENTARE DOMANDA PER INCARICHI PENSIONATI

Per riuscire a ottenere gli incarichi retribuiti per i pensionati nella PA bisogna tenere sotto Controllo le procedure di selezione messe in campo – di volta in volta – dagli Enti pubblici preposti delle Pubbliche Amministrazioni che hanno diritto a conferire questo tipo di impieghi.

Le procedure di domanda saranno poi chiarite in ogni singolo bando e dagli uffici della Pubblica Amministrazione interessata a conferire l’incarico.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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