Fondo Morosità Incolpevole 2024: bandi e domanda contributo affitto

La guida al Fondo Morosità Incolpevole 2024. Ecco cos’è, a chi spetta il contributo affitti e come richiederlo

Fondo Morosità Incolpevole
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È attivo il Fondo Morosità Incolpevole 2024 che mette a disposizione un contributo economico per i cittadini in difficoltà a pagare l’affitto, i quali possono presentare domanda.

Il Fondo, gestito a livello comunale, tutela sia gli affittuari che i proprietari degli immobili che non incassano regolarmente l’affitto e prevede un contributo fino a un massimo di 12.000 euro per ogni beneficiario.

In questa guida spieghiamo nel dettaglio cos’è il Fondo Morosità Incolpevole 2024, a chi spetta, come funziona e come presentare domanda per accedere all’aiuto economico in base ai nuovi bandi comunali 2024.

COS’È IL FONDO MOROSITÀ INCOLPEVOLE

Il Fondo Morosità Incolpevole 2024 è un contributo a sostegno del reddito che tutela coloro che non riescono a pagare le spese per il canone di locazione (affitto) a causa di sopraggiunte difficoltà economiche.

Spesso l’aiuto economico concesso con le risorse del Fondo Morosità Incolpevole viene chiamato anche “bonus affitto”.

Ma che cos’è la morosità incolpevole? La morosità incolpevole è una condizione in cui un inquilino non riesce a pagare l’affitto a causa di circostanze al di fuori del suo controllo, quindi non per “colpa” sua.

Infatti, questo fondo nasce per sostenere le famiglie destinatarie di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell’affitto a causa della perdita o consistente riduzione del reddito del nucleo familiare.

Il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli è stato istituito dal Decreto Legge 102 del 31 agosto 2013con l’articolo 6, comma 5, convertito con modifiche dalla Legge 124 del 2013, ed è stato confermato nel 2024.

A coordinarlo è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che lo gestisce attraverso gli Enti locali, in particolare i Comuni.

Vediamo insieme quali sono i requisiti generali per l’accesso al contributo.

A CHI SPETTA IL CONTRIBUTO, REQUISITI

In linea generale, le risorse del Fondo per la Morosità incolpevole spettano agli inquilini, con un contratto di locazione registrato, che hanno un ISEE non superiore a 26.000 euro, e che siano  colpiti da procedure di sfratto per motivi che sono indipendenti dalla loro volontà.

I requisiti generali di accesso sono:

  • cittadinanza italiana o appartenenza ad uno Stato dell’Unione Europea o appartenenza ad uno Stato esterno all’Unione Europea in possesso di regolare titolo di soggiorno;
  • valore I.S.E.E. non superiore ad € 26.000,00;
  • essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità;
  • titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9);
  • residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno.

Può essere considerato criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia:
– ultrasettantenne;
– minore;
– con invalidità accertata per almeno il 74%;
– in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.

ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI MOROSITÁ

La normativa sulla morosità incolpevole contempla diversi cause di azzeramento o riduzione del reddito che devono essere accertate, come:

  • perdita del lavoro per licenziamento;

  • accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;

  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;

  • mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;

  • cessazioni di attività libero professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;

  • malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali sono le principali cause identificate di morosità incolpevole.

Ogni bando di accesso al Fondo però, può anche includere altri casi.

Infatti, il Fondo per la Morosità incolpevole è uno strumento gestito a livello comunale. Di conseguenza, alcuni Enti potrebbero prevedere anche criteri di priorità per l’accesso al contributo per specifiche categorie quali anziani, giovani coppie o persone con disabilità.

Dunque, per capire i requisiti precisi di accesso al bonus affitto, bisogna verificare cosa prevede il bando del proprio Comune come requisiti.

Scopriamo come presentare domanda per accedere alle risorse del Fondo e i bandi 2024 dei comuni.

BANDI 2024 CONTRIBUTO AFFITTI E DOMANDA

Come accedere al contributo affitti del Fondo Morosità incolpevole?

Per poter accedere ai sussidi del Fondo per Morosità incolpevole i cittadini in possesso dei requisiti previsti dalla normativa devono partecipare al bando pubblicato dal Comune di residenza presentando apposita domanda di contributo.

Dunque, è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza per capire se è aperto il bando, nonché per conoscere dettagli, scadenze e termini di presentazione della domanda. Alcuni Comuni rendono disponibile il bando sul loro sito web.

A titolo di esempio in questa pagina potete consultare il Bando del Comune di Milano riferito al contributo affitti 2024 e in questa pagina ci sono le informazioni per la presentazione della domanda.

COME FUNZIONA IL FONDO MOROSITÀ INCOLPEVOLE

L’aiuto che i cittadini possono ottenere dalle risorse del Fondo Morosità incolpevole funziona tramite l’erogazione di un contributo economico destinato esclusivamente al pagamento del canone di locazione per l’abitazione (ovvero, una sorta di bonus per l’affitto). Il denaro ricevuto non può essere usato per altre finalità.

Perché bisogna rivolgersi al Comune? I cittadini devono presentare domanda al proprio Comune di residenza perché, sebbene il Fondo Morosità incolpevole sia gestito dal MIT, le risorse non sono distribuite direttamente dallo Stato ai cittadini.

Al contrario, vengono ripartite annualmente alle amministrazioni comunali con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Unificata, alle Regioni e Province autonome (prioritariamente a quelle che abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo).

Poi, gli Enti locali, emettono un bando in cui specificano quali sono le risorse del Fondo Morosità incolpevole a loro disposizione, come vengono ripartite, quali sono i requisiti e come fare domanda.

Nel bando vengono anche indicati gli eventuali soggetti esclusi, come avviene l’erogazione del contributo, come ottenere il contributo in caso di sfratto non ancora convalidato e in caso di provvedimento di sfratto convalidato.

A QUANTO AMMONTA

Il MIT ha chiarito che l’importo massimo del contributo ricevibile è pari a un massimo di 12.000 euro per beneficiario, nel limite delle risorse disponibili per ogni Regione.

Poi i Comuni possono anche decidere di erogare cifre individuali più basse, ma non più alte.

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Da leggere anche l’articolo sul bonus affitto giovani under 31 e la guida su un altro aiuto per l’affitto, ossia il bonus studenti universitari fuori sede. Infine, vi illustriamo cosa prevede la proposta di istituire un bonus affitto insegnanti al Nord, cioè per i docenti.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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