Decreto Coesione 2024 convertito in legge: cosa prevede in 10 punti e testo Pdf

Ecco cosa prevede il Decreto Coesione 2024 convertito in legge e il testo pdf da scaricare e consultare

Camera dei Deputati
Photo credit: Alessia Pierdomenico / Shutterstock
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Il 2 luglio 2024 la Camera approva definitivamente il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge.

Dopo il passaggio in Parlamento il testo autorizza nuovi concorsi pubblici, introduce regole specifiche per gli incentivi per le imprese e interessanti novità sulla gestione dei Fondi Coesione.

In questa guida spieghiamo, in modo chiaro e dettagliato, cosa prevede il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge e mettiamo a vostra disposizione il testo Pdf definitivo approvato dal Parlamento il 2 luglio 2024.

COSA PREVEDE IL DECRETO COESIONE 2024 CONVERTITO IN LEGGE

Il 2 luglio 2024 la Camera ha approvato in via ufficiale e definitiva il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge. 

Parliamo del Decreto Primo Maggio 2024, ovvero il Decreto Legge 7 maggio 2024, n. 60 pubblicato in GU Serie Generale n.105 del 07-05-2024, divenuto Legge dopo essere stato approvato dai due rami del Parlamento.

Il Senato in particolare, rispetto alla versione originaria, ha apportato diverse modifiche al testo.

Scopriamo, per punti chiari e dettagliati, cosa prevede il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge e quali sono le novità introdotte dall’esame in Parlamento.

1) 550 NUOVE ASSUNZIONI AL MIT

All’articolo 6, commi 6-ter, 6-quater, 6-quinques e 6-sexies, il Parlamento nel Decreto Coesione 2024 convertito in Legge autorizza il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) ad assumere personale, con contratto a tempo indeterminato, da inquadrare in diverse aree, allo scopo di favorire il potenziamento e il rafforzamento delle competenze del dicastero nonché di garantire la piena attuazione degli interventi previsti nel PNRR. In particolare, il testo prevede l’assunzione di:

  • 100 unità di personale in aggiunta all’attuale dotazione organica, da inquadrare con contratto a tempo indeterminato nell’Area Elevate Professionalità. A tal proposito, viene autorizzata una spesa di 615.417 euro per l’anno 2024 e di 7.385.003 euro annui a decorrere dall’anno 2025;

  • 300 unità di personale dell’Area Funzionari e di 150 unità di personale dell’Area Assistenti, nei limiti delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente.

Tali figure saranno assunte mediante concorsi pubblici. Inoltre, la nuova legge, al comma 6-septies prevede anche l’incremento di dotazione organica di 4 unità. Ciò, per garantire l’istituzione, nell’ambito dell’Ufficio del Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), di un Nucleo operativo avente il compito di coadiuvare e supportare l’organo politico nelle funzioni strategiche e di indirizzo in materia di valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa.

2) CONCORSO PER 245 SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI

Nel corso dell’esame in Senato è stato introdotto al Decreto Coesione 2024 convertito in Legge, l’articolo 6-bis, con il quale il Parlamento autorizza, per l’anno 2024, la spesa di 1.330.000 euro per lo svolgimento della procedura concorsuale finalizzata all’assunzione di 245 segretari comunali e provinciali.

3) CAMBIANO LE REGOLE PER L’ISCRO 2024

Il Decreto divenuto Legge introduce alcune modifiche per l’accesso all’ISCRO. Ai fini della fruizione dell’ISCRO la partecipazione a dei percorsi di aggiornamento professionale non è più considerata come una condizione necessaria, ossia un requisito, bensì come una misura di accompagnamento a tale indennità.

La norma, altresì, prevede che i beneficiari dell’ISCRO autorizzano l’INPS alla trasmissione dei propri dati di contatto nell’ambito delle piattaforme previste dall’ordinamento per l’attivazione di misure di inclusione sociale e di politica attiva. Tra queste il Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativa (SIISL) e il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. Ciò, anche al fine della sottoscrizione del patto di attivazione digitale, propedeutico alla sottoscrizione del patto lavoro per l’assegno di inclusione sociale.

4) ALTRE REGIONI INSERITE NELLA ZONA LOGISTICA SEMPLIFICATA

Il Decreto divenuto Legge, all‘articolo 13-bis, introdotto al Senato, dispone l’istituzione della Zona logistica semplificata anche nelle aree portuali delle “Regioni in transizione” non ricomprese nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica. Parliamo di quella definita con il Decreto Sud. Le Regioni in transizione sono Abruzzo, Marche e Umbria.

La norma, comunque, demanda a un DPCM, da adottarsi sentita la Conferenza unificata Stato – città e autonomie locali, la definizione della disciplina delle procedure di istituzione delle Zone logistiche semplificate per le citate Regioni, le modalità di funzionamento, le condizioni per l’applicazione di determinate misure di semplificazione fiscale e amministrativa. E noi vi aggiorneremo. Intanto, vi invitiamo a leggere la guida sul credito d’imposta ZES e quella sul bonus ZES.

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5) PROROGA CONVENZIONI LAVORATORI LSU

Il Decreto cambia anche le scadenze delle convenzioni stipulate tra Ministero del Lavoro e Regioni per l’utilizzazione di lavoratori socialmente utili. Le modifiche differiscono il termine ultimo di proroga delle convenzioni dal 30 giugno 2024 al 31 dicembre 2024.

6) MONITORAGGIO FONDI PIANO TRANSIZIONE 5.0

A seguito della pubblicazione del Piano transizione 5.0, col Decreto attuativo e le novità sul bonus transizione energetica 5.0, il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge cambia alcune regole. In particolare, la norma, introdotta nel corso dell’esame al Senato, modifica il monitoraggio dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali e per attività di ricerca, sviluppo e innovazione di cui ai Piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0.

Il Parlamento ha stabilito, cioè, che la destinazione all’autoconsumo degli impianti finanziati con i bonus, si ha anche nel caso che questo avvenga “a distanza”. Dunque, anche quando gli impianti di produzione da fonti rinnovabili sono ubicati presso edifici o in siti diversi da quelli presso il quale l’auto consumatore opera, a condizione che tali edifici o siti siano nella disponibilità dell’autoconsumatore stesso.

7) NOVITÀ PER I LAVORATORI PORTUALI

Il Decreto Coesione 2024 divenuto Legge incrementa da 81 a 90 mesi il termine finale di possibile operatività delle agenzie per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale. Il Parlamento ha anche stabilito uno stanziamento supplementare, pari a 6,6 milioni di euro per l’anno 2024, ai fini della corresponsione, in favore dei lavoratori iscritti negli elenchi delle medesime agenzie, dell’indennità per le giornate di mancato avviamento al lavoro.

8) CONTRIBUTI PER FAVORIRE LA FUSIONE DEI COMUNI

Il Senato nel Decreto Coesione 2024 convertito in Legge ha stabilito un incremento di 5 milioni di euro annui, per le annualità dal 2024 al 2028, per garantire l’erogazione di contributi straordinari volti a favorire la fusione dei Comuni. Obiettivo della misura è ridurre il numero di Comuni sul territorio nazionale.

9) AIUTI PER I LAVORATORI EX ALITALIA

L’articolo 28-ter del Decreto Coesione 2024 convertito in Legge dispone, per il 2024, in relazione alle domande pervenute, un incremento di un limite di spesa per un intervento in favore di lavoratori di Alitalia-Società aerea italiana Spa e di Alitalia Cityliner Spa.

Inoltre, stabilisce anche un identico incremento del trasferimento di risorse dallo Stato al Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale. Il Parlamento eleva l’importo da 5,8 milioni di euro a 24,2 milioni di euro (per l’anno 2024). Esso concerne il trattamento (a carico del suddetto Fondo) integrativo rispetto all’intervento straordinario di integrazione salariale previsto, per i suddetti lavoratori, per il periodo tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024.

10) INTERNO E MUR, PIÙ RISORSE AGLI ENTI TERRITORIALI

Infine, il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge eroga più risorse a favore di associazioni, fondazioni ed Enti operanti sul territorio. Dunque, la norma istituisce:

  • un fondo con una dotazione pari a 500.000 euro per l’anno 2024 e a 1.000.000 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, nello stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca;

  • un fondo con una dotazione pari a 1.400.000 euro per l’anno 2024, 1.205.172 euro per l’anno 2025 e 1.205.000 euro per l’anno 2026, nello stato di previsione del Ministero dell’interno.

Le risorse possono essere assegnate, in relazione alle rispettive competenze, con separati decreti del Ministero dell’interno e del Ministero dell’Università e della Ricerca.

QUANDO ENTRA IN VIGORE IL DECRETO COESIONE

Il Decreto Coesione 2024 convertito in Legge, che ha ottenuto il nullaosta definitivo da Camera e Senato, entrerà in vigore non appena il testo finale sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. E noi, vi aggiorneremo.

TESTO DEL DECRETO COESIONE 2024

Mettiamo a vostra disposizione il testo finale del Decreto Coesione 2024 convertito in Legge approvato in via definitiva dalla Camera il 2 luglio 2024, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (su cui vi aggiorneremo).

Da consultare anche il testo integrale della prima versione del Decreto Primo Maggio 2024 (Pdf 275 Kb) pubblicato in GU Serie Generale n.105 del 07-05-2024. È entrato in vigore mercoledì 8 maggio 2024, ovvero il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

E a proposito di interventi legislativi varati dal Parlamento nel 2024, che delineano quella che è la linea di intervento del Governo Meloni, vi consigliamo di approfondire i nostri articoli sul Decreto scuola 2024, sulla riforma Costituzionale della magistratura 2024 o quello sul condono edilizio 2024, ossia il Decreto salva casa.

Da leggere anche l’articolo su un’altra riforma epocale, quella sul premierato o l’approfondimento sul DDL autonomia differenziata.

Vi invitiamo inoltre a scoprire tutte notizie sulle nuove leggi in questa pagina

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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