Contributi a fondo perduto colonnine ricarica per imprese 2024 al via

La guida ai nuovi contributi a fondo perduto dedicati alle imprese per installare colonnine di ricarica nei centri urbani o sulle superstrade

bonus colonnine
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Al via nuovi contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica rivolti alle imprese che istallano impianti in città e sulle superstrade nel 2024.

L’agevolazione, che copre fino al 40% della spesa sostenuta, è rivolta infatti ad imprese o RTI (Raggruppamenti temporanei d’impresa) che dimostreranno di aver gestito un adeguato numero di infrastrutture di ricarica sul territorio dell’Unione Europea.

Il 2 maggio 2024 in Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i due decreti che definiscono criteri e modalità della concessione dei benefici.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo quindi in cosa consistono i nuovi contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica destinati alle imprese, a quanto ammontano le agevolazioni e come funzionano.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO COLONNINE RICARICA IMPRESE 2024

I contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica in questione sono destinati alle sole imprese e mirano a incentivare la realizzazione di tali impianti green in città e nelle superstrade. In particolare, la misura si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:


L’agevolazione, che si differenzia dal bonus colonnine per i privati di cui vi parliamo in questa guida, arriva a coprire fino al 40% delle spese ritenute ammissibili. Possono richiedere l’accesso ai contributi le imprese o RTI (Raggruppamento Temporaneo Imprese) in possesso di specifici requisiti che, alla data di presentazione della domanda, dimostrano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza.

Prevista dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR, la doppia misura è gestita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE, ex MITE).

LE RISORSE DISPONIBILI

Le risorse stanziate per i contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti nei centri urbani come stabilito dal Decreto 24A02203 del 18 marzo 2024, sono pari a 98.951.450 euro per il 2024.

Viceversa, per le le strade extra urbane il Decreto 24A02204 del 18 marzo 2024 ha previsto 196.961.220 euro per il 2024.

A CHI SPETTANO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

I contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica 2024, sia quelli relativi agli impianti nei centri cittadini che quelli per le installazioni sulle superstrade, spettano ai seguenti soggetti:

  • imprese;
  • RTI (Raggruppamento Temporaneo Imprese).

Alla data di presentazione della domanda di ammissione le aziende interessate devono possedere i seguenti requisiti:

  • dimostrare di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione Europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza;

  • essere selezionate in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, della più ampia partecipazione e della tutela della concorrenza.

I progetti presentati, poi, verranno valutati secondo i criteri individuati e stabiliti rispettivamente dall’art. 6 del Decreto 24A02203 del 18 marzo 2024 e dall’art. 6 del Decreto 24A02204 del 18 marzo 2024.

COME FUNZIONA LA MISURA

Il MASE concederà le agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna annualità. Le imprese o RTI in possesso dei requisiti presenteranno dei progetti per la realizzazione di colonnine di ricarica, tra quelli ammissibili. Tali progetti saranno valutati dal MASE e saranno inseriti in una graduatoria.

Le installazioni andranno fatte, sia nelle aree urbane che sulle superstrade, seguendo la predisposizione di ambiti, lotti e perimetri amministrativi indicati dal MASE, così da ottenere una distribuzione uniforme sul territorio nazionale. La predisposizione, come illustrata in questa pagina, tiene anche conto delle esigenze in termini di volume di traffico.

PROGETTI AMMISSIBILI

I contributi a fondo perduto vengono concessi alle imprese i progetti che rispettano le seguenti caratteristiche:

  • sono avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di  ammissione al beneficio;


  • qualora sia necessario procedere a una nuova connessione alla rete, ovvero all’adeguamento di una connessione esistente, sono forniti del preventivo di connessione;

  • qualora le infrastrutture di ricarica siano ubicate presso stazioni di rifornimento di carburanti tradizionali e l’istanza di ammissione al beneficio sia presentata da un soggetto diverso dal gestore della stazione, sono corredati da un accordo con il gestore della stazione per la realizzazione delle nuove infrastrutture;

  • qualora le infrastrutture di ricarica siano ubicate presso aree private ad accesso pubblico, sono corredati da un accordo con il proprietario per la realizzazione delle nuove infrastrutture;

Le colonnine, sia sulle superstrade che nei centri urbani, dovranno entrare in funzione entro 12 mesi. 

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A QUANTO AMMONTANO I CONTRIBUTI

I contributi a fondo perduto possono essere concessi per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili, nei limiti delle risorse finanziarie  disponibili per ciascuna annualità. Il calcolo sui limiti va fatto in relazione a  ciascun ambito ed entro i massimali stabiliti dal regolamento di esenzione. Il due Decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 2 maggio, inoltre, stabiliscono che:

  • i soggetti beneficiari non hanno individualmente accesso a un finanziamento di importo maggiore del 30% dello stanziamento complessivo di ciascun bando previsto per ciascuna delle annualità, anche nel caso di partecipazione in RTI;

  • le agevolazioni non sono cumulabili con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno comunque denominati, qualificabili come aiuti di Stato, destinati alla realizzazione delle stesse infrastrutture di ricarica.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili ai contributi a fondo perduto per le colonnine di ricarica per imprese le spese, al netto di IVA, per:

  • l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 90 kW di potenza, nel caso di impianti da realizzare nei centri urbani. Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce, si considera un costo specifico massimo ammissibile pari a 50.000 euro per infrastruttura di ricarica;

  • l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 175 kW di potenza, nel caso di impianti da realizzare sulle superstrade. Sono comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Per tale voce, si considera un costo specifico massimo ammissibile pari a 81.000 euro per infrastruttura di ricarica;

  • i costi per la connessione alla rete elettrica come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete. Per tale voce, si considera un limite massimo del 20% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera delle stazioni di ricarica nei centri urbani. Il limite è pari al 40% del costo totale ammissibile per le colonnine di ricarica da installare sulle superstrade;

  • le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni. Per tale voce, si considera – per entrambe le misure – un limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera dell’infrastruttura di ricarica.

COME FARE DOMANDA

Per quanto riguarda la richiesta di contributo a fondo perduto per la realizzazione delle colonnine, sia nei centri urbani che nelle strade extra urbane, le imprese sono tenute a fare domanda online.

La procedura telematica per la concessione dei benefici a fondo perduto, in entrambi i casi, verrà definita da appositi avvisi pubblici dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, tramite provvedimento della Direzione generale competente, su proposta del GSE. Vi aggiorneremo appena si saprà qualcosa al riguardo.

Intanto, però, il Decreto 24A02203 del 18 marzo 2024 e il Decreto 24A02204 del 18 marzo 2024 hanno stabilito che i soggetti proponenti nell’istanza di ammissione al beneficio devono indicare:

  • la riduzione percentuale del costo specifico massimo ammissibile che intendono richiedere, comunque non inferiore all’1,25% e non superiore al 50%;

  • il numero di stazioni di ricarica che intendono realizzare, comunque non inferiore ai valori minimi indicati negli avvisi pubblici.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

Vi consigliamo anche la nostra guida sul bonus colonnine per i privati.

Per scoprire le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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