Contributi a fondo perduto industria conciaria: domanda 2022

La guida alle agevolazioni concesse alle imprese dei distretti conciari italiani così danneggiate dall’emergenza Covid

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Al via l’erogazione di nuovi contributi a fondo perduto per l’industria conciaria che mirano a garantire investimenti innovativi e ecosostenibili. Dal 15 novembre le imprese del settore hanno potuto presentare domanda di accesso al Fondo che contava 10 milioni di euro per il 2022, ma lo sportello è stato chiuso per boom di istanze il 16 novembre, dopo appena 24 ore.

L’aiuto che a breve sarà erogato copre il 50% delle spese, il cui ammontare deve essere compreso tra un minimo di 50.000 e un massimo di 200.000 euro, soglia innalzata a 500.000 per progetti integrati rispondenti a determinate caratteristiche.

In questa guida vi spieghiamo come funzionano i contributi a fondo perduto per l’industria conciaria del 2022 e quali erano i requisiti richiesti.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO INDUSTRIA CONCIARIA 2022, COSA SONO

I contributi a fondo perduto per l’industria conciaria sono aiuti economici concessi dal MISE alle imprese del settore di importo pari al 50% delle spese sostenute. Gli interventi finanziabili devono attuare progetti in grado di accrescere competitività dotati di un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità. Il range di spesa ammissibile va da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 200.000 euro.

A partire dalle ore 10.00 del 15 novembre le imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale, quindi delle Regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto, hanno potuto richiedere l’aiuto per la realizzazione di progetti d’investimento. Con questo comunicato del MIMIT è stata, però, annunciata la chiusura dello sportello il 16 novembre 2022, per esaurimento delle risorse disponibili. La misura agevolativa era stata introdotta dal Decreto Sostegni Bis convertito in Legge ed è disciplinata dal Decreto Direttoriale MISE 6 settembre 2022. Le risorse stanziate sono pari a 10 milioni di euro, ma non è detto che la misura non sarà rifinanziata in Legge di Bilancio 2023. Vi aggiorneremo.

A CHI SPETTANO

I contributi a fondo perduto per l’industria conciaria spettano alle imprese:

  • operanti nel comparto, come da codice codice ATECO 15.11.00 – “Preparazione e concia del cuoio e pelle”, comunicato al Registro delle imprese;

  • facenti parte dei distretti conciari localizzati nelle Regioni Campania, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto. L’elenco dei Comuni interessati è riportato in questo schema allegato al Decreto direttoriale 6 settembre 2022.

COME FUNZIONANO I CONTRIBUTI INDUSTRIA CONCIARIA

La misura del MISE consiste in un contributo a fondo perduto, nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili, ai sensi e nel rispetto del regolamento “de minimis”. L’erogazione avviene a fronte della presentazione di specifici progetti di innovazione e di ecosostenibilità per le imprese del comparto. Una volta ricevute tutte le domande Invitalia le valuta in base all’ordine cronologico di presentazione su base giornaliera (le domande pervenute lo stesso giorno sono considerate come se fossero presentate lo stesso istante). Qualora le risorse finanziarie risultino insufficienti le domande inviate lo stesso giorno sono comunque ammesse all’istruttoria, fino a esaurimento della dotazione, in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito. Una volta formata la graduatoria le imprese ammesse potranno fare richiesta di erogazione dei contributi ad Invitalia dopo aver sostenuto il 50% delle spese ammesse o una volta conclusi tutti i lavori, nelle modalità spiegate più avanti in questo stesso articolo.

REQUISITI DEI PROGETTI

Progetti che danno diritto ai contributi devono rispettare i seguenti requisiti:

  • essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda;

  • prevedere spese complessivamente non inferiori a 50.000 euro e non superiori a 200.000 euro. Nel caso di presentazione di progetti integrati di distretto e che prevedono l’integrazione di almeno 5 progetti, la soglia massima delle spese ammissibili, limitatamente a uno dei progetti inclusi nel progetto integrato di distretto, è innalzata a 500.000 euro;

  • garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti;

  • essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni;

  • mirare alla realizzazione di programmi di investimento dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità;

  • includere lo svolgimento di attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, purché queste ultime siano strettamente connesse e funzionali alle finalità del progetto e, comunque, non preponderanti nell’ambito del complessivo programma di spesa.

I progetti vengono valutati secondo i criteri di questa tabella e danno luogo a una graduatoria che identifica i beneficiari dei contributi, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

OBIETTIVI DEI PROGETTI

Inoltre, tali progetti devono essere diretti alla realizzazione di una delle seguenti finalità:

  • introduzione, nell’attività dell’impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo per la realizzazione dell’ampliamento della gamma dei prodotti o servizi, nonché la loro significativa ridefinizione tecnologica in senso innovativo. Inoltre, va considerata l’introduzione di contenuti e processi digitali;

  • minimizzazione degli impatti ambientali dei processi produttivi secondo principi di ecosostenibilità ed economia circolare;

  • creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.

Gli stessi progetti, possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati di distretto, qualora l’integrazione progettuale consenta alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi, anche secondo una logica di filiera. Il progetto integrato di distretto deve prevedere più progetti coordinati proposti da imprese operanti nell’industria conciaria.

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SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:

  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;

  • programmi informatici e licenze software;

  • formazione del personale;

  • acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili;

  • costo del personale, strumenti, attrezzature, servizi di consulenza e altri servizi qualora connessi all’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale eventualmente incluse nel progetto;

  • capitale circolante, nel limite del 20% delle spese per gli investimenti.

SCADENZA DOMANDE

Le domande di contributi a fondo perduto per l’industria conciaria sono state avviate a partire dalle ore 10.00 del 15 novembre 2022 e con fino questo comunicato, il MIMIT ha annunciato la chiusura dello sportello (per esaurimento risorse) il 16 novembre 2022.

COME PRESENTARE DOMANDA

Per ottenere i contributi a fondo perduto, le industrie conciarie hanno dovuto presentare apposita domanda a Invitalia secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata. L’iter di presentazione della domanda di agevolazione era articolato nelle seguenti fasi:

1) compilazione della domanda di agevolazione, a partire dalle ore 10.00 dell’8 novembre 2022. In tale fase, l’impresa richiedente può svolgere le seguenti attività:

  • accesso alla piattaforma informatica;
  • immissione delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione della domanda e caricamento dei relativi allegati;
  • generazione del modulo di domanda in formato “PDF” immodificabile, contenente le informazioni e i dati forniti dall’impresa richiedente e apposizione della firma digitale;
  • caricamento della domanda firmata digitalmente e conseguente rilascio del “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio della stessa;

2) invio della domanda di agevolazione, a partire dalle ore 10.00 del 15 novembre 2022. In tale fase, sono previste le seguenti attività:

  • accesso dell’impresa richiedente alla piattaforma informatica;
  • inserimento del “codice di predisposizione domanda”;
  • rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione della domanda, in formato “PDF” immodificabile, da parte della piattaforma informatica, con indicazione della data e dell’orario di invio telematico della stessa domanda.

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Le domande di agevolazione dovevano essere formulate secondo le modalità e gli schemi resi disponibili nel sito Invitalia, su cui vi aggiorneremo. La domanda di agevolazione doveva contenere, tra l’altro:

  • dati anagrafici dell’impresa richiedente, del soggetto firmatario, del referente, del titolare effettivo, nonché i dati principali del piano d’impresa proposto;

  • programma di spesa oggetto dell’iniziativa, con l’indicazione degli importi corrispondenti a ciascuna delle voci di spesa ammissibili;

  • agevolazioni richieste.

Alla domanda di agevolazione e alla proposta progettuale doveva essere allegata, altresì, la seguente documentazione:


  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (DSAN) relativa alla determinazione della dimensione di impresa;

  • DSAN in relazione alle eventuali autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’investimento;

  • qualora l’ammontare delle agevolazioni richieste sia di importo superiore a 150.000 euro, DSAN in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159;

  • dichiarazione concernente i dati contabili – completi di stato patrimoniale e conto economico – utili per il calcolo del punteggio attribuibile per il criterio “Sostenibilità economica finanziaria del progetto”;

Ai fini del completamento della compilazione della domanda di agevolazione, era richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI

Le richieste di erogazione dei contributi a fondo perduto per l’industria conciaria devono essere inviate utilizzando la piattaforma informatica, secondo le modalità e gli schemi che saranno disponibili nella sezione “Fondo a sostegno dell’industria conciaria” del sito internet Invitalia. L’impresa beneficiaria può richiedere l’erogazione:

  • della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, successivamente al sostenimento di spese per un importo pari almeno al 50% di quelle ammesse alle agevolazioni. La rendicontazione avviene mediante la presentazione dei titoli di spesa, anche non quietanzati, e della documentazione attestante il sostenimento delle spese;

  • dell’ultimo stato avanzamento lavori entro 90 giorni dalla data di ultimazione del programma di investimenti, unitamente alla documentazione di spesa e ad una relazione tecnica sul progetto realizzato, contenente anche il quadro riassuntivo delle spese complessivamente sostenute, da redigere secondo lo schema disponibile su Invitalia.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Testo coordinato del Decreto Sostegni Bis convertito in Legge (Pdf 1,5 Mb);
Decreto Direttoriale MISE 6 settembre 2022 (Pdf 272 Kb).

APPROFONDIMENTI

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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