Concorso Corte dei Conti per 16 Dirigenti 2023

occupazione, disoccupazione, lavoro, azienda, assunzioni
adv

** Questo articolo fa parte del nostro archivio, i contenuti potrebbero non essere aggiornati. **

È stato pubblicato il bando di concorso finalizzato ad assumere un totale di 16 Dirigenti nei ruoli del personale della Corte dei conti e dell’Avvocatura dello Stato.

I vincitori della selezione pubblica saranno inseriti a tempo indeterminato e pieno nel profilo di dirigente amministrativo di seconda fascia. Il titolo di studio richiesto per accedere alla procedura concorsuale è la laurea.

È possibile candidarsi fino al 7 settembre 2023. Di seguito presentiamo tutte le informazioni utili sui requisiti richiesti, sulle modalità di selezione, come presentare la domanda di ammissione e il bando da scaricare.

CONCORSO DIRIGENTI CORTE DEI CONTI PER 16 POSTI 2023

I posti messi a concorso per dirigenti saranno così distribuiti:

  • n. 7 posti presso la Corte dei conti;
  • n. 9 posti presso l’Avvocatura dello Stato.

Dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva dei vincitori del concorso, ciascuna delle Amministrazioni interessate renderà note, sui siti istituzionali alla voce “Amministrazione trasparente > Bandi di concorso”, le sedi da ricoprire.

RISERVE

Il 30% dei posti da ricoprire in ogni Amministrazione (Corte dei Conti e Avvocatura dello Stato) è riservato al personale di ruolo della relativa Amministrazione, purché sia in possesso dei requisiti indicati nel BANDO.

REQUISITI

Possono partecipare alla selezione quanti possiedono i requisiti elencati di seguito:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • trovarsi in una delle seguenti posizioni:
    1) dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, in possesso di laurea (indicata nel paragrafo seguente) che hanno compiuto almeno 5 anni di servizio o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, almeno 3 anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea. Il periodo di servizio richiesto è, altresì, ridotto a 4 anni per i dipendenti delle amministrazioni statali che siano stati reclutati a seguito di corso-concorso per ricoprire posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea;
    2) soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non comprese nel campo di applicazione dell’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, muniti di laurea (sotto specificata), che abbiano svolto per almeno 2 anni le funzioni dirigenziali;
    3) aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a 5 anni, purché muniti di laurea (come individuata di seguito);
    4) cittadini italiani, forniti di diploma di laurea, che abbiano maturato, con servizio continuativo per almeno 4 anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso di laurea (indicata di seguito);
  • idoneità allo svolgimento delle mansioni relative al posto da ricoprire;
  • qualità morali e condotta incensurabili;
  • posizione regolare nei confronti del servizio di leva, per i cittadini soggetti a tale obbligo.

Sono esclusi dalla partecipazione al concorso:

  • coloro che siano stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento o dichiarati decaduti per aver conseguito la nomina o l’assunzione mediante la produzione di documenti falsi o viziati da nullità insanabile oppure licenziati ai sensi della vigente normativa di legge e/o contrattuale;
  • coloro che hanno riportato condanne penali con sentenza passata in giudicato per reati che costituiscono un impedimento all’assunzione presso una pubblica amministrazione.

TITOLI DI STUDIO

Ai fini dell’ammissione al concorso i candidati devono possedere anche uno dei seguenti titoli di studio:

  • laurea magistrale (LM) appartenente ad una delle seguenti classi: Scienze dell’economia (LM-56); Scienze economico – aziendali (LM 77) – Giurisprudenza (LMG-01); Scienze delle Pubbliche Amministrazioni (LM-63); Relazioni internazionali (LM-52); Scienza della politica (LM-62); o altra laurea specialistica (LS) o magistrale (LM) equipollente, secondo l’equiparazione stabilita dalla tabella allegata al D.M. 09/07 /2009;
  • diplomi di laurea (DL), di cui all’art. 1 della legge 19 novembre 1990, n. 341, equiparati alle suindicate classi di lauree specialistiche (LS) e magistrali (LM) secondo la tabella allegata al D.M. 09/07 /2009.

PROCEDURA SELETTIVA

Nell’eventualità in cui pervengano oltre 600 candidature, le Amministrazioni si riservano la facoltà di far precedere le prove d’esame da una prova preselettiva.

I concorrenti saranno selezionati mediante due prove d’esame scritte a contenuto teorico e pratico e un colloquio interdisciplinare. Gli esami sono finalizzati a verificare il possesso di un’adeguata cultura giuridico-amministrativa ed economica, della capacità e attitudine all’analisi, sintesi e risoluzioni di problematiche afferenti alle funzioni dirigenziali, insieme alla conoscenza della lingua inglese o di altra lingua straniera prescelta dal candidato, nonché dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse.

È inoltre prevista la valutazione dei titoli. La Commissione dispone di un massimo di 50 punti per i titoli valutabili.

EVENTUALE PRESELEZIONE

Consisterà in 100 quesiti a risposta multipla da risolvere nel tempo massimo di 90 minuti. I test sono volti all’accertamento della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale e della conoscenza delle materie oggetto delle prove scritte.

Non è prevista la pubblicazione della banca dati dei quesiti prima dello svolgimento della prova.


PRIMA PROVA SCRITTA

Consisterà nella redazione di un elaborato contenente:

  • una risposta ad un quesito che può riguardare le materie di:
    – diritto costituzionale;
    – diritto dell’Unione Europea;
    – diritto amministrativo;
    – contabilità pubblica;
  • una risposta ad un quesito che può riguardare le materie del diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni e ai contratti e del diritto del lavoro, in special modo sul pubblico impiego;
  • una risposta a un quesito che può riguardare le materie economiche e dell’analisi delle politiche pubbliche (economia delle amministrazioni pubbliche, management pubblico, scienza dell’amministrazione, statistica).

Il punteggio complessivo massimo attribuibile alla prova è di 100 punti.


SECONDA PROVA SCRITTA

Prevede:

  • la redazione di un elaborato contenente la soluzione di un caso pratico in ambito giuridico-amministrativo o economico–gestionale. Obiettivo della prova è verificare la capacità di impostare analisi critiche di problemi complessi e di proporre soluzioni argomentate in relazione a problemi attinenti alle attività delle pubbliche amministrazioni, sulla base di un breve dossier distribuito ai candidati. Il dossier contiene documenti in lingua italiana e in lingua inglese e la traccia prevede anche una specifica domanda a cui deve essere fornita risposta in lingua inglese;
  • la somministrazione di n. 20 quesiti situazionali a risposta multipla attraverso i quali saranno valutate le capacità e le attitudini con riferimento alle seguenti competenze: soluzione dei problemi, gestione dei processi e sviluppo dei collaboratori, gestione delle relazioni interne ed esterne, orientamento al risultato, negoziazione e tenuta emotiva.

Alla prova sarà attribuito un punteggio complessivo massimo di 100 punti.


PROVA ORALE

Saranno ammessi alla prova orale i candidati che avranno riportato un voto non inferiore a 70/100 in ciascuna delle due prove scritte.

Il colloquio verterà sulle materie di cui alle prove scritte e anche su:

  • diritto penale, con particolare riferimento ai delitti contro la pubblica amministrazione;
  • elementi di diritto processuale civile e del lavoro;
  • informatica giuridica;
  • organizzazione centrale e periferica e legislazione della Corte dei conti e dell’Avvocatura dello Stato, con particolare riferimento alle più recenti evoluzioni normative.

Il colloquio orale è finalizzato anche ad accertare:

  • le capacità organizzative e manageriali dei candidati in rapporto a specifiche situazioni proprie del ruolo dirigenziale;
  • la conoscenza della lingua inglese o di altra lingua straniera prescelta dai concorrenti, mediante esercizi di lettura, traduzione e conversazione;
  • la conoscenza a livello avanzato dell’utilizzo del personal computer e dei software applicativi più diffusi da realizzarsi anche mediante una verifica pratica, nonché la conoscenza delle problematiche e delle potenzialità connesse all’uso degli strumenti informatici in relazione ai processi comunicativi in rete, all’organizzazione e gestione delle risorse e al miglioramento dell’efficienza degli uffici e dei servizi.

La prova orale si intende superata al raggiungimento di una votazione non inferiore a 70/100.


adv

DOMANDA DI AMMISSIONE

La domanda di partecipazione al concorso per dirigenti deve essere presentata entro le ore 16.30 del 7 settembre 2023 unicamente con modalità telematica, attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID) livello 2.

Per presentare l’istanza i candidati devono disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) personale e devono registrarsi al Portale concorsi della Corte dei conti, disponibile a questa pagina. Dopo aver selezionato il concorso “C-16 Dirigente Amministrativo” dovranno compilare la domanda di partecipazione mediante il format on-line.

Chi non avesse la PEC può leggere nel nostro articolo come attivarne una in soli 30 minuti.

I partecipanti sono inoltre tenuti a versare euro 15,00, quale contributo per le spese relative all’organizzazione ed all’espletamento del concorso.

BANDO CONCORSO CORTE DEI CONTI 2023 PER 16 DIRIGENTI

Gli interessati al concorso per dirigenti sono invitati a un’attenta lettura del BANDO (Pdf 602 KB).

Per completezza informativa, si segnala che il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie concorsi ed esami n. 60 del 08-08-2023 in questa pagina e sul sito internet della Corte dei Conti in questa pagina. Vi si fa riferimento anche in questa sezione del sito web dell’Avvocatura dello Stato.

SUCCESSIVE COMUNICAZIONI

Con avviso da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» – del 13 ottobre 2023 sarà data notizia della pubblicazione – sul sito internet della Corte dei conti e dell’Avvocatura dello Stato, oltre che sul portale concorsionline@corteconti.it – del calendario, sede e modalità di svolgimento delle prove scritte o dell’eventuale prova preselettiva.

ALTRI CONCORSI E COME RESTARE AGGIORNATI

Vi invitiamo a consultare la pagina dedicata ai concorsi per laureati e quella sui concorsi pubblici 2023, che è costantemente aggiornata con i nuovi bandi indetti, nonché la sezione riservata ai prossimi concorsi in uscita per scoprire quali bandi verranno pubblicati nei prossimi mesi.

Per restare sempre aggiornati sulle opportunità di lavoro e sulle selezioni pubbliche, iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita e al canale Telegram.

di Laura G.
Giornalista, esperta di lavoro pubblico e formazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *