Cambiare lavoro: come fare e quando, con strategia in 10 step

cambiare lavoro
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Qualunque sia la tua età, cambiare lavoro è possibile, a patto di adottare la corretta strategia.

E’ importante individuare il momento giusto per farlo, i fattori che ci spingono al cambiamento, cosa desideriamo dal nuovo impiego e come fare per trovare un migliore posto di lavoro.

In questo articolo ti aiutiamo a capire se cambiare il tuo lavoro attuale è davvero la scelta corretta, come fare per riuscirci e quali sono le alternative tra cui scegliere con tanti consigli utili.

COSA FARE QUANDO SI VUOLE CAMBIARE LAVORO?

Se hai nella testa il pensiero fisso “voglio cambiare lavoro ma non so come fare”, ecco la strategia in 10 step per riuscirci.

1) Tieni ben chiaro qual è il tuo obiettivo.
Vuoi guadagnare di più? Hai bisogno di più flessibilità? Vuoi lavorare di meno per avere più tempo per te e per la tua famiglia? Se sei pronto a lasciare la strada vecchia per quella nuova, individua quali sono i motivi principali e gli aspetti a cui non desideri rinunciare. Se ad esempio vuoi cambiare lavoro perché la sede è troppo lontana, chiarisci esattamente il raggio di chilometri massimo che sei disposto ad affrontare senza stress. Non candidarti per posizioni più lontane, anche se allettanti sotto altri aspetti, per evitare di ricadere nella stessa situazione in futuro.


2) Valuta tutte le tipologie di ruoli per cui potresti candidarti.
Non considerare solo il tuo ruolo attuale ma valuta anche profili affini al tuo. Ad esempio, se attualmente stai lavorando come portalettere, potresti prendere in considerazione anche posizioni come corriere o rider. Potresti ipotizzare anche un vero e proprio cambio di carriera, valutando se puoi riconvertirti facilmente in uno dei lavori del futuro, come i green jobs. Ad esempio, se sei un cuoco, puoi facilmente diventare un cuoco green.


3) Analizza le offerte di lavoro per capire cosa chiedono le aziende.
Leggi con attenzione i requisiti richiesti e appunta tutte le competenze che vengono richieste sul curriculum, evidenziando quelle più frequenti. In questo modo puoi capire quali conoscenze sono indispensabili, quali soft skills e hard skills sono più importanti per il tuo ruolo e cosa evidenziare nel tuo curriculum vitae per risultare in linea con le richieste delle aziende. Oltre ai portali di lavoro, valuta anche l’iscrizione ad un centro per l’impiego della tua Regione o Provincia.


4) Se ti rendi conto di avere un gap di competenze, iscriviti ad un corso di formazione.
Se ti serve acquisire una ulteriore specializzazione nell’ambito della tua professione per poter fare uno step di carriera oppure se ti rendi conto di non possedere tutte le competenze (es. abilità informatiche, competenze linguistiche ecc.) richieste dalle aziende iscriviti ad un corso, puoi frequentare anche online. Se non vuoi spendere soldi scopri i corsi di formazione gratuiti.


5) Fai networking in maniera intelligente.
In Italia le conoscenze fanno la differenza così come il passa parola. E’ proprio nel tuo giro di conoscenze, sia personali che professionali, che si nascondono le prime opportunità di trovare lavoro.


6) Fai un elenco delle aziende concorrenti o di quelle in cui avresti sempre voluto lavorare.
Anche se non hanno annunci aperti, manda una candidatura spontanea. Per avere successo devi giocare molto bene sulla tua presentazione e sul valore aggiunto che con la tua esperienza potresti portare alla nuova compagnia. Per farlo al meglio, prendi spunto dal nostro esempio di lettera di presentazione per autocandidatura.


7) Cura i tuoi social media professionali.
Trovare lavoro su Linkedin è infatti una prassi sempre più diffusa ed avere un profilo molto curato potrebbe essere un ottimo aiuto per valorizzare la tua immagine professionale, specialmente in vista di un cambio lavoro.


8) Aggiorna il tuo CV.
Probabilmente è passato un po’ di tempo dall’ultima volta in cui hai cercato lavoro e molte cose sono cambiate nell’ambito dei processi di recruiting. Assicurati quindi di scrivere un curriculum efficace e a prova di Software ATS. Se non sai come renderlo moderno e accattivante, guarda la nostra pagina con esempi e modelli di CV gratis, scegli quello che preferisci e personalizzalo con i tuoi dati.


9) Allega una lettera di presentazione personalizzata.
Non commettere l’errore di tralasciarla perché si tratta del tuo vero biglietto da visita, prima ancora del CV. Personalizza ogni lettera valorizzando la tua esperienza e le tue soft skills che potrebbero subito fare colpo proprio sul selezionatore di quella specifica azienda. Assicurati quindi di scrivere una lettera di presentazione che ti valorizzi nel migliore dei modi.


10) Esercitati a sostenere un colloquio di lavoro.
Potresti essere un po’ arrugginito, quindi confrontati con le persone che hai vicino per conoscere le loro esperienze recenti. Arriva preparato su tutte le domande che potrebbero farti, comprese quelle più personali sui tuoi pregi e difetti, e metti in conto l’eventualità di dover sostenere un colloquio in inglese.

COME CAPIRE QUANDO È IL MOMENTO DI CAMBIARE LAVORO?

Quando arriviamo a dire “voglio cambiare lavoro non ce la faccio più”, probabilmente è il segnale che è davvero arrivato il momento di cercare qualcosa di più consono alle nostre esigenze. I motivi per cambiare lavoro possono essere variegati e generalmente hanno come comune denominatore l’insoddisfazione: verso il capo, i colleghi, le mansioni, la retribuzione, l’orario o la sede di lavoro.

Il segnale di voler cambiare lavoro può anche non partire direttamente da te. Magari ti accorgi che il tuo CV sta di nuovo girando e ricevi chiamate per candidature che non avevi avanzato. Occhi ben aperti anche se ti accorgi che all’interno della tua azienda molte persone stanno andando via, oppure se si stanno facendo colloqui per la tua area di lavoro. Non è facile cambiare lavoro dopo tanti anni ed è necessario fare una riflessione psicologica ma anche razionale.

Come decidere quindi di cambiare lavoro? Prima di spingersi a compiere davvero questo passo, è opportuno affrontare questi due passaggi:


1) Se stai pensando di lasciare il lavoro prima di averne trovato un altro, analizza attentamente la tua situazione finanziaria.

Il cambio di lavoro potrebbe comportare un periodo di transizione durante il quale potresti percepire uno stipendio inferiore o addirittura nessun reddito. Pertanto, è importante avere un piano finanziario solido per far fronte a queste eventualità:

  • valuta le spese mensili e il budget disponibile, cercando di stimare quanto tempo potresti vivere senza reddito o con uno stipendio ridotto;
  • considera anche i costi aggiuntivi associati al cambio di lavoro, come i costi di spostamento o di formazione professionale.

Se quindi non hai un fondo di emergenza sufficientemente solido, è opportuno cambiare lavoro mentre si lavora ancora: è vero che dovrai continuare ad avere pazienza, ma è anche vero che eviterai ansie di altra natura. La situazione poi si complica se devi cambiare lavoro con figli e famiglia da mantenere.


2) Cerca un confronto con il tuo capo per eliminare il motivo della tua insoddisfazione.

La tua insofferenza potrebbe essere causata da qualcosa che in realtà potrebbe essere risolvibile.

Prima di prendere decisioni affrettate, confrontati col tuo superiore affinché possa venirti incontro. Ad esempio:

  • se le mansioni che stai svolgendo non sono stimolanti, potresti chiedere maggiori responsabilità o una maggiore varietà di compiti;
  • se il problema è di natura economica, chiedi senza paura una revisione dello stipendio o un aumento;
  • se soffri le modalità di svolgimento del lavoro, cerca di ottenere orari di lavoro più flessibili o delle giornate in smart working.

In generale, parlare con il proprio capo può essere una buona occasione per esprimere le proprie preoccupazioni e cercare un punto di incontro.

Se tu riuscissi ad ottenere maggiori benefici o opportunità di crescita professionale all’interno dell’azienda attuale, potresti non aver neanche bisogno di cambiare lavoro.

COME DIRE AL CAPO CHE VUOI CAMBIARE LAVORO

Comunicare al proprio capo che si ha intenzione di cambiare lavoro è sicuramente un momento delicato. Quando sei pronto, non rimandare, sia per non accumulare ulteriore tensione che per evitare che al tuo superiore la notizia arrivi da qualcun altro.

È consigliabile organizzare un incontro privato con il proprio capo, in cui potrai esporre in modo chiaro e diretto le tue motivazioni per il cambiamento di lavoro:

  • evita di criticare l’azienda attuale o di esprimere insoddisfazioni riguardo al tuo lavoro;
  • dai delle spiegazioni costruttive e oneste in maniera serena;
  • esprimi gratitudine per le opportunità offerte dall’azienda e per il supporto ricevuto;
  • mostrati subito disponibile a dare il tuo supporto durante il periodo di transizione, per garantire un efficiente passaggio di consegne.

Questi accorgimenti sono fondamentali per mantenere alta la tua reputazione professionale e per lasciarti sempre aperta una porta, non sapendo mai cosa il futuro potrebbe riservarti. Ipotizziamo che hai deciso di andare via per una motivazione economica, su cui il tuo diretto superiore non poteva intervenire, pur apprezzandoti. Se vi siete lasciati in ottimi rapporti e un domani lui dovesse lavorare per un’altra compagnia, potrebbe ricontattarti.

ALTERNATIVE PER UN CAMBIO NETTO

In base alle motivazioni che ti spingono a sognare di cambiare lavoro, potresti valutare delle alternative che ti portino ad un cambio di lavoro ancor più radicale del semplice passaggio da un’azienda all’altra. Ad esempio:

  • se vuoi maggiore sicurezza, puoi valutare di partecipare ai concorsi pubblici, che non sono proibitivi neanche da un punto di vista anagrafico. Questo ovviamente ti comporterà un periodo di lavoro e studio intenso, ma è un impegno sostenibile in vista del tuo obiettivo finale;
  • se vuoi maggiore flessibilità di orario e decisionale, puoi intraprendere la strada della libera professione, aprendo una Partita IVA e diventando un freelance;
  • se vuoi lanciarti in un’avventura imprenditoriale per la prima volta, può essere una buona idea aderire ad un’opportunità di franchising. Questa opzione, grazie ad un brand alle spalle, ti tutela maggiormente dai rischi rispetto al partire completamente da zero.

CAMBIARE LAVORO A 30, 40, 50, 60 ANNI

Non farti bloccare dall’età. Cambiare lavoro è possibile a ogni età, si tratta semplicemente di muoversi in maniera adeguata. Sicuramente trovare lavoro quando si è giovani è più semplice, mentre cambiare lavoro a 60 anni è decisamente più complesso.

Ma se cambiare lavoro a 20 o 30 anni è più facile in virtù di una maggiore flessibilità di mansione e di RAL (stipendio più basso), a 40 anni si può puntare moltissimo sull’esperienza e dai 50 anni in su anche sulle agevolazioni assunzioni per over 50, che rendono più semplice il trovare lavoro a 50 anni. Per gli over 40 il consiglio è quello puntare su profili di responsabilità o manageriali, che le aziende non affiderebbero mai ad un giovane con poca esperienza.

E se il lavoro proprio non si trova, si può scegliere di mettersi in proprio, aprire una partita IVA o avviare l’attività che si è sempre sognato di fare. Questo è possibile anche senza investimento iniziale grazie a tutti i contributi a fondo perduto attivi in Italia e ai finanziamenti agevolati per le imprese.

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CONSIGLI FINALI

Ecco quindi i nostri consigli finali:

  • non avere fretta: vorremmo tutti sapere come cambiare lavoro velocemente ma, se visto che sei disposto ad affrontare una situazione di cambiamento, pondera bene la tua scelta per essere sicuro di fare quella corretta;
  • qual è il momento migliore per cambiare lavoro? è vero che in alcuni momenti dell’anno le aziende sono più propense a mettere in atto dei piani di assunzione, come ad esempio a inizio anno o a settembre. Ma questo non deve fermarti negli altri periodi: il momento giusto è quando si verificano le condizioni viste in questo articolo.
  • fatti guidare dal coraggio: la paura di cambiare lavoro sarà sempre dietro l’angolo ma, nel momento in cui hai trovato quello che davvero fa per te, agisci senza ripensamenti;
  • fai colloqui di lavoro anche se non sei convinto in partenza al 100%. Anzitutto, non sai mai di cosa si tratta finché non entri in contatto col recruiter. In secondo luogo, può essere un’esperienza utile per fare un po’ di pratica e nulla ti vieta di rifiutare una proposta di lavoro non pienamente soddisfacente.

ALTRE RISORSE UTILI E APPROFONDIMENTI CONSIGLIATI:

di Irene A.
Digital Career Coach, esperta di orientamento e formazione.
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